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DISCUSSIONI

LIBRI » GENERI » poesia

« Scrivi la tua poesia »

ex iscritto
22:41   07/05/2011
Hai voglia di condividere le tue poesie? Allora perchè non farlo? sorriso
ex iscritto
23:17   07/05/2011
..Inizio io allora..

Il mio brivido.

Un cielo di petali avvolge quel brivido
che è dentro me,
quel dolce sapore di latte e miele,
che mi fa sentire dentro di te,
ciò che è chiamato amore.
Ma è un vento infinito
di petali e rose, di spine e follie,
di gelosie e consigli con cui mi meravigli.
Pioggia floreale ricade su noi,
un inverno nuovo mi nevica intorno
e tu sei il calore nel freddo,
il fuoco che mai si spegnerà
anche se fuori la neve cade
e dentro l’acqua gelida scorre.
Come un solletico stuzzichi la donna che è in me
Rendendole impossibile stare ferma ad aspettare;
ondeggio al sole e al vento
ma senza dubbi come tormento.
Il bisogno di te mi porta con sé
e, il dolce latte e il candido miele
non mi sembrano più troppo dolci per me.
Un brivido tu sei, l’amore mio
Che amo.

ex iscritto
21:53   09/05/2011
Ne scrivo un altra.. non sono un granchè, ma più che altro è per incitarvi ad entrare in questo forum..
Di solito chi scrive poesie non le fa leggere a nessuno (compresa io) e inoltre di solito si tende ad andare nei forum in cui ci sono stati più commenti...


Un amore senza nome.

Tra cortili irreali e boschi immaginari
sento il tuo sguardo su di me,
e una mano mi sfiora il viso.
Nel tepore del tuo abbraccio mi sciolgo
e mi accorgo di quanto mancato mi sei.
Il calmo mare dei tuoi occhi mi rilassa,
e la leggerezza sicura del tuo tocco mi fa sentir protetta.
Mai come adesso ho saputo cos'è l'Amore.
Coprirti le spalle con la mia giacca,
sfiorarti e provocarti un tremolio,
le dita intrecciate per non lasciarsi mai,
calmarsi con il tuo respiro su di me.
E un sorriso su quelle labbra a cui ormai appartengo.
Un occhio lucido ed emozionato
e l'altro timoroso di perdere il suo amor.
Sempre presente è in me la paura di un tuo rapimento
studiato da un'agile aquila che ti porti più in alto di me.
La finestra chiusa per non farla entrare.
Solo di me non potrei vivere,
senso non ha senza il tuo cuore
e il suo rumore così rassicurante,
anche se per ora tremolante.
La vita senza te è uno sguardo vuoto
e un tuo sorriso illumina il mio viso.
Come potrei vivere a viso spento?
Un sole non può far vivere senza la sua luce.

ex iscritto
01:09   10/05/2011
io scrivevo, ora ho imboccato altre strade.
la mia preferita è una sorta di guida personale, così l'ho postata sul mio diario.. facci un salto se ti va! occhiolino
Gigashiro
18:15   20/09/2011
Le poesie che scrivo io sono in rima. Questo può farle passare per sciocche ma non tutte lo sono. Ne posto qui una di quelle meno serie sorriso

-Uno sguardo alla Luna-

Alza lo sguardo e guarda la luna
poi voltati e dimmi che vedi
ormai non vi e' piu' persona alcuna
che vedendola si commuova e tremi.

Io se la fisso mi sento strana
perche' ella e' bellissima e triste insieme
come la via sotto l'acqua piovana
e allora la guardo e il mio cuore geme.

Lei ti consola se triste ti senti
lei non e' mai in balia dei venti
ma se la notte la cerchi nel cielo
lei non manchera', anche se coperta da un velo.

Certo di lei ti puoi ben fidare
se ti perdi ti dice lei dove andare.

Le lacrime scendono solo per lei
senza la luna in che mondo sarei?

-Gigashiro-
Mimmux
01:04   04/09/2012
L'unica rimasta dall'epoca in cui avevo ancora la forza di illudermi di poterne scrivere, è legata ad un evento tremendamente fastidioso e ridicolo, ma triste al tempo stesso: quando la mia raccolta di poesie avevo pensato bene di trasferirla sul pc (un portatile Toshiba) per adeguarmi ai tempi "moderni", in cui la carta era ritenuta obsoleta. Eliminai la carta che era stata così ingenuamente scritta a mano, e mi liberai dai frustrnti quanto inutili tentativi di avere una "calligrafia".
Pochi mesi dopo l'hard disk del computer ebbe un crash meccanico totale ed improvviso (ah, se avessi saputo leggere allora lo specchio del mio destino esistenziale!), nonché imprevedibile. Persi tutti i dati e rimasi esterrefatto, sbalordito di come tutto si potesse perdere in un solo istante, se legato a nient'alro che un effimero gioco di bit informatici.
Così, questa invece, che era stata dedicata da poco e trasferita su una lettera manoscritta di cui m'è rimasta la bozza in un cassetto, è l'unica ad essersi salvata fra le tante che ho perso e non saprei né potrei più riscrivere, né ricordare, né le cui emozioni scatenanti avrei più la forza e il coraggio di sentire ancora.

Si intitola "Aria".


Il dubbio
svanisce veloce
se ti fermi un istante a pensare
quanti anni ho cercato
quante volte ho sperato
di salire lassù sulla vetta;
da che rocce poi sono caduto
ritornando a iniziare daccapo,
battuto e sconfitto ogni volta di più:
eppure non ho rinunciato.
Se tu pensi che in fondo cercavo
solo aria da respirare, eppure
tanti mi hanno schernito,
tante mi hanno tappato la bocca
senza farmi neppure parlare…
Non scordarti che tu sei legata
in me
al paesaggio di alberi verdi
e di cime innevate
con il cielo più terso che ho visto;
e la tua pelle, col roseo candore
di un morbido fiore, ma più profumata
le tue mani così delicate
Io per primo ricordo, lo vedi,
mentre ascolto la eco del cuore
che batteva saltando sfrenato,
il momento in cui le mie braccia
ti stringevano, e tu mi stringevi,
ed io sento in un grido che esplose nel buio
le parole che mi sussurravi
iniziando così a capire a che serve il respiro
perché allora imparavo ad amare
e riempivo i polmoni
dell’aria più pura.


Mimmo 77
Enya
11:24   12/04/2013
La mia è poca cosa, ma mi è uscita dal cuore sorriso
(Ispirata alla canzone di F.Battiato, "Col tempo sai")

E poi dimentichi...
Dimentichi il sapore agrodolce delle sue labbra consumate dai troppi baci...
Dimentichi l'odore pungente della sua pelle, che si mischiava alla tua...
Dimentichi il suono rauco e così terribilmente maschile della sua voce...
E poi dimentichi...
Dimentichi la forma del suo viso da bambino. così in contrasto col resto del corpo...
Dimentichi il suono dei suoi sorrisi silenziosi...
Dimentichi il modo in cui i suoi occhi si posavano su di te...Ed è difficile dimenticare la voglia che vi leggevo dentro, sai?
E poi dimentichi...
Dimentichi il tocco bollente delle sue mani grandi...
Dimentichi la consistenza che avevano al tatto i suoi capelli...
Dimentichi il diverso colore che assumevano i suoi occhi al sole o durante la pioggia...
E poi dimentichi...
Dimentichi l'emozione nel guardarlo che ogni volta saliva su per lo stomaco, stordiva il cervello e ti invadeva il cuore...
Dimentichi il modo in cui riusciva a farti fluttuare, leggera,come una piuma...
Dimentichi il sapore dell'ultimo bacio, la consistenza dell'ultimo abbraccio, la profondità dell'ultimo sguardo, il dolore dell'ultimo addio...
E poi dimentichi...

Fabiola B.
ex iscritto
10:25   10/07/2013
Ne ho scritte tante tra reali ed irreali poi sta a i lettori dare giudizio