15:57 30/05/2015
Come si capisce dal titolo questa discussione ha a che fare con me e i miei "guai". Scusate se non è proprio "politically correct".
Il fatto è che non potendo parlare con molta gente, mi servono dei consigli. E mi servono anche se non potete conoscere da vicino la mia situazione.
In due parole, detesto la mia vita attuale, fondamentalmente perché sono completamente solo e perché non ho prospettive. Le cause sono: 50% mie, 50% del posto dove vivo. Perciò me ne devo andare, e lo farò non appena finirò la laurea triennale, o questa inerzia non scomparirà mai. Se non me ne vado non potrò mai cambiare, lo so già.
Ho scelto un percorso di studio che ti mette con le spalle al muro: triennale di lettere, e dopo vorrei proseguire con la magistrale in storia, o comunque a che fare con lettere. Non ho mai lavorato, perché passo gran parte del tempo a scrivere libri, con risultati che fino ad ora non sono stati positivi. Non ho esperienze di "vivere per conto mio" e dovrò arrangiarmi a imparare come ci si abitua a fare le cose in casa. Di soldi ne ho molto pochi a disposizione. Chiusa la lunghissima premessa, vorrei chiedervi un'opinione e un consiglio su quello che fareste, dalle cose che vi ho detto.
Vorrei trasferirmi in una grande città, ad esempio Venezia o Firenze o Roma ( o altre ), ma non so quale si adatta meglio alle mie condizioni, alle prospettive e al percorso di studi. E questo è ancora più vero se passo a considerare di andarmene all'estero. Cosa potrei fare fuori dall'Italia col mio percorso di studi, e in quale stato potrei andare?
Tante domande, confusionarie e messe alla rinfusa. Non c'è che dire, sono proprio un grande scrittore!
Chi ha voglia e pazienza di rispondere, lo ringrazio in anticipo (:
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